CAPORALATO, LA FAI CISL RICORDA PAOLA CLEMENTE. ROTA: “LAVORATORI AGRICOLI MERITANO RISPETTO E DIGNITÀ”
“Esattamente 6 anni fa moriva, stroncata dalla fatica, nelle campagne di Andria, Paola Clemente, operaia agricola di 49 anni che lavorava in condizioni di assoluto sfruttamento, 12 ore al giorno, per 27 euro. È un dovere per tutti noi ricordarla. La mobilitazione dei sindacati di categoria diede in quel momento una spinta decisiva verso la storica approvazione, nel 2016, della Legge 199. Una legge giusta, ancora oggi bisognosa di essere applicata in tutta la sua interezza, per dare gambe alla prevenzione del caporalato e a un’agricoltura davvero pulita e libera dagli speculatori”.
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il Segretario Generale Onofrio Rota, nell’anniversario della tragica scomparsa di Paola Clemente, bracciante deceduta in Puglia nel 2015 durante la raccolta dell’uva.
“Per questo – prosegue il sindacalista – continua oggi più che mai il nostro servizio Sos Caporalato, continuiamo a stare nei tavoli istituzionali per intraprendere azioni e progetti, e soprattutto continuiamo a presidiare il territorio, anche con azioni come il nostro camper dei diritti, nel foggiano, insieme all’Anolf, per assistere le lavoratrici e i lavoratori ed emanciparli da qualsiasi forma di sfruttamento. Lo dobbiamo a Paola Clemente, lo dobbiamo a tutti coloro che nel lavoro agricolo cercano realizzazione e dignità, a tutti quei lavoratori stagionali che ancora in questi giorni stanno lavorando e vivendo in condizioni inaccettabili, nelle baraccopoli del Sud o anche in tante province del Nord, dove la nuova stagione di raccolta non ha fatto mancare diverse criticità per quanto riguarda la mancanza di alloggi e la diffusione di lavoro nero e grigio. Eppure i lavoratori agricoli hanno garantito il cibo sulle tavole degli italiani anche in piena pandemia, perfino durante il lockdown. Meritano rispetto e dignità, meritano un rinnovato protagonismo degli enti bilaterali territoriali, e meritano di essere ben contrattualizzati per ricevere risposte concrete ai tanti bisogni emergenti di formazione, partecipazione, solidarietà”.
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